Defibrillatori al “Villa Malta”: la cardioprotezione è responsabilità, non polemica

Il dibattito sulla cardioprotezione all’interno dell’ospedale “Martiri del Villa Malta” di Sarno ha suscitato recentemente alcune polemiche, dopo le dichiarazioni del Dott. Giuseppe Colangelo, che ha sollevato dubbi sull’efficacia e l’adeguatezza delle attrezzature presenti. Mi preme fare chiarezza sulla mia posizione e spiegare la mia intenzione in merito a questa delicata questione.

In primo luogo, non intendevo attaccare nessuno con le mie osservazioni. Il mio obiettivo era stimolare una riflessione seria sulla sicurezza e la prevenzione in ambito sanitario. La cardioprotezione non deve essere oggetto di polemiche politiche, ma deve rappresentare un impegno istituzionale volto a tutelare la vita dei cittadini. Parliamo di salute, non di politica, e su temi come questo ogni confronto è benvenuto, purché costruttivo e orientato al bene comune.

Le parole del Dott. Colangelo mi sono sembrate fuori luogo. Ho espresso un punto di vista che, a mio avviso, non faceva altro che sollevare una legittima riflessione. Non mi sarei mai aspettato una reazione tanto accesa. Quando ci si infervora in modo eccessivo su osservazioni che hanno come unico obiettivo la sicurezza pubblica, qualcosa non torna. Mi sembra evidente che dietro tale reazione ci siano interessi che poco hanno a che fare con la tutela della salute pubblica.

In merito alla questione dei defibrillatori in ospedale, credo che sia importante fare un distinguo. Le strutture ospedaliere sono già dotate di defibrillatori professionali, adeguati all’uso da parte di personale sanitario addestrato. Certo, è fondamentale che questi strumenti siano accessibili e prontamente utilizzabili, ma bisogna anche fare attenzione a non trasformare una questione sanitaria in un campo di battaglia politica.

Vorrei anche fare un’ulteriore precisazione sul progetto “Sarno Cardioprotetta”. Questo progetto mira ad aumentare il numero di defibrillatori sul territorio, creando una rete di dispositivi che possano essere utilizzati in caso di emergenza. Ma per far sì che questo progetto funzioni davvero, è fondamentale che questi dispositivi siano collegati al sistema di emergenza 118, rendendo possibile una localizzazione rapida e precisa. La sicurezza dei cittadini deve venire prima di ogni altra cosa.

Come ho scritto recentemente sui social, la cardioprotezione non è un tema di scontro, ma di responsabilità. Non ci devono essere divisioni politiche quando si tratta di salvare vite. Sono sempre disponibile al dialogo e al confronto, perché quando parliamo di salute e sicurezza, non ci sono bandiere. Il mio impegno è e sarà sempre quello di lavorare per il bene della nostra comunità, in modo costruttivo e concreto.

Sebastiano Odierna

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